Nell’ultimo decennio l’aspetto della qualità della vita nel soggetto autistico ha assunto un ruolo fondamentale in relazione alla scarsa efficacia di terapie farmacologiche e alla persistenza del nucleo autistico per tutta la vita. Infatti la comprensione e la valutazione del comportamento del bambino/ragazzo con autismo ha ricevuto nel corso degli anni sempre maggior attenzione, aumentando gradualmente l’interesse per una migliore gestione e per la realizzazione di progetti condivisi tra gli operatori del settore, le famiglie e i responsabili della politica sanitaria (anche se mai abbastanza). Nonostante questo, la letteratura riporta che le famiglie con figli autistici hanno i più alti livelli stress e più problemi familiari rispetto alle famiglie di bambini con altre disabilità. Il profilo comportamentale che spesso caratterizza in modo rilevante questa sindrome può interferire con ripercussioni negative sulla qualità della vita familiare.