La normale evoluzione della comunicazione nel primo anno di vita, si realizza attraverso due passaggi fondamentali: da una comunicazione non intenzionale a una comunicazione intenzionale e da una comunicazione non linguistica a una comunicazione linguistica. Alcuni studiosi affermano che il sorriso, il pianto e le vocalizzazioni sono comportamenti “istintivi” che si sono evoluti per appagare i bisogni primari del neonato, acquisendo un valore adattivo nel corso dell’evoluzione della specie. Questi comportamenti hanno la funzione perciò di attirare la figura materna, affinché soddisfi prima i bisogni fisiologici del bambino e successivamente anche quelli psicologici.
I tempi critici dell’acquisizione dei meccanismi comunicativi si collocano in un arco di tempo compreso nei primi tre anni di vita; mentre i tempi critici per l’acquisizione dei meccanismi linguistici si identificano nel periodo compreso tra i 18 ed i 48 mesi, avendo come tappa intermedia di riferimento la comparsa della frase bitermine e un patrimonio lessicale di almeno 20 parole (ai 24 mesi).
È importante ricordare che le prime produzioni del bambino sono il risultato della maturazione di molte altre competenze: ascolto e discriminazione di suoni e parole, competenze motorie e prassiche, sviluppo cognitivo e affettivo.
Tabella tratta dal sito www.nostrofiglio.it
ETÀ | COSA SA FARE | COMPORTAMENTO | QUANDO CONSULTARE IL PEDIATRA |
1 mese |
-Distingue i suoni con diversi con diverse caratteristiche acustiche e prodotte da diversi parlanti -È interessato ai volti |
-Reagisce ai rumori/voci fermando la sua attività -Si orienta con lo sguardo verso la fonte -Piange -Guarda chi ha davanti |
-Se sembra non reagire ai rumori -Assenza di vocalità -Assenza di pianto -Assenza di contatto oculare |
2-4 mesi |
-Distingue le voci -Sorride -Muove meglio bocca e gola |
-Reagisce ai rumori/voci fermando la sua attività -Si orienta con lo sguardo verso la fonte -Piange -Guarda chi ha davanti |
-Se sembra non reagire ai rumori -Assenza di vocalità -Assenza di pianto -Assenza di contatto oculare |
4 mesi |
-Incomincia a riconoscere i suoni della lingua -Sorriso sociale |
-Cominciano i vocalizzi come manifestazione di maturazione degli aspetti verbali, il bambino si auto-ascolta e prova piacere -Sorride alle persone conosciute |
-Se sembra non reagire alle voci -Se non emette vocalità -Nessun sorriso/amimia |
6 mesi |
-Il sistema si specializza sui suoni della lingua e li identifica meglio |
-Comincia la lallazione con i suoni della lingua il bambino si auto-ascolta e prova piacere -Il bambino produce sillabe ripetute con la stessa consonante (lallazione canonica) -I momenti di lallazione possono essere molto prolungati, anche 20-30 minuti |
-Mancata lallazione entro i 12 mesi |
9-12 mesi |
-Maturano le abilità motorie ed articolatorie del linguaggio grazie anche alle nuove esperienze alimentari (cibi solidi) -Comincia la comunicazione verbale intenzionale (prime parole) -Compaiono gesti sociali -Comprende il linguaggio contestuale |
-Lallazione variata: il bambino produce sillabe ripetute con consonanti diverse -Indica per chiedere, per condividere un interesse -Compaiono le parole mamma, papà, pappa -Fa ciao con la mano -Manda i baci -Guarda l’oggetto/persona a cui ci si riferisce -Reagisce se chiamato per nome |
-Mancata lallazione entro i 12 mesi o lallazione molto scarsa -Se chiamato per nome non reagisce |
12 mesi |
-Usa il linguaggi in modo intenzionale -Articola principalmente i suoni nasali (M,N) e occlusivi (P,B, T, D, K) |
-Indica per chiedere o per condividere un interesse -Prime parole (da 0 a 10) -Diversi gesti e parole onomatopeiche |
-Mancata lallazione entro i 12 mesi |
12-18 mesi |
-Ampliamento graduale del vocabolario -Consolidamento dei fonemi occlusivi (P,B,T,D,K,GH,M,N,GN) -Parola frase |
-Il bambino è in grado di dire o ripetere parole e non parole della propria lingua -Produce da 10 a 50 parole, principalmente bisillabiche -Parola frase: una parola singola che sta a comunicare un significato più ampio |
-Mancato raggiungimento delle prime produzioni verbali |
18-24 mesi |
-Ampliamento del vocabolario --Inizia a pronunciare i fonemi costrittivi (F,V,S,SC,R,L,GL) -Aumentano i tentativi di imitare e ripetere ciò che sentono -Comprensione del linguaggio (più di 200 parole) -Inizia a riconoscere i contrasti linguistici funzionali specifici della lingua che sta apprendendo. -Usa parole sociali |
-Esplosione lessicale, il bambino nel giro di poco tempo arriva a produrre più di 100 parole -Comparsa della frase bitermine (due parole abbinate) Es.: mamma tutù -Fa lunghe sequenze come se stesse parlando mantenendo la giusta prosodia ed intonazione -Produzione di parole comunicative e ad alta frequenza d’uso: sì, no, ciao, grazie, dammi, guarda |
-Se da’ segnali di non comprendere il linguaggio. -Non esegue una richiesta come “prendi la cosa che è sul tavolo” … “guarda! C’è …” -Se entro i 24 mesi non produce ancora nessuna parola o meno di 20 parole |
24-30 mesi |
-Arricchimento lessicale esponenziale -Consolidamento dei fonemi costrittivi (F,V,S,SC,R,L,GL) -Comparsa delle abilità morfo-sintattiche -Le parole onomatopeiche tendono a scomparire e usa solo parole |
-Le parole prodotte sono moltissime (100-500) e aumentano di settimana in settimana -Frasi semplici soggetto-verbo -È in grado di fare frasi ben articolate con soggetto-verbo-oggetto -Chiede il nome delle cose |
-SE NON HA ANCORA PRODOTTO NESSUNA PAROLA -Se produce meno di 50 parole o più di 50, ma non combina almeno due parole (Late talkers) |
30-36 mesi |
-Arricchimento lessicale esponenziale -Inizia a pronunciare i fonemi semicostrittivi (C,G,Z) -Abilità di produrre i suoni molto migliorate e quasi complete -Comparsa delle abilità morfo-sintattiche |
-Fase definita “esplosione del vocabolario”; le parole prodotte sono moltissime (400-1000) -Le frasi sono ben strutturate e vanno via via complicandosi ed allungandosi (comparsa frase tritermine: soggetto-verbo-comp. ogg.) |
N.B. Nonostante queste tappe siano ampiamente supportate da diverse ricerche scientifiche, è importante sottolineare che ci possono essere differenze individuali notevoli nell’acquisizione delle competenze linguistiche, soprattutto fino ai 24 mesi. Se, giunti ai 24 mesi, il bambino non produce nessuna parola è importante rivolgersi al proprio pediatra oppure a un foniatra.
Dopo i 3 anni il linguaggio dovrebbe essere strutturato in tutti i suoi aspetti: corretta pronuncia di tutti i fonemi, buon bagaglio lessicale (oltre le 1000 parole), frasi corrette e di tipo adulto.